E se non avessero mai inventato quella scatola nera chiamata “telefono”? Che ne sarebbe oggi di noi?
A questa domanda abbiamo risposto con lo spettacolo “Play with me” a cui abbiamo assistito, noi 2^E, insieme ad altre classi, a Collegno, il 10 novembre 2017.
Inizialmente non riuscivamo a coglierne il significato ma con il proseguire delle scene esso è diventato più coinvolgente.
Attraverso le immagini non verbali siamo riusciti ad identificare diverse emozioni che hanno caratterizzato lo spettacolo, tra cui la felicità che era alla base del rapporto tra la coppia prima dell’invenzione della tecnologia.
In seguito vengono evidenziati i cambiamenti che ha subito la nostra società nell’ ultimo decennio.
È stato uno spettacolo in cui si è riso, dunque, ma si è anche riflettuto su quanto e come siano cambiati i tempi ed i nostri comportamenti, per cui si è finito col riconoscersi nelle battute e nelle considerazioni degli attori.
Il nostro umore, infatti, può essere influenzato da un ultimo accesso, da un messaggio letto senza risposta o da un emoji.
I due protagonisti, attraverso la loro precisione e simpatia, sono riusciti, con una buona partecipazione, a rappresentare il mondo degli adolescenti.
Ci hanno fatto ragionare su come il telefono sia diventato parte integrante di noi, come se fosse un arto di cui non possiamo fare a meno per vivere.
Pensiamo a tutte quelle persone che stanno ore ed ore davanti ad uno schermo piuttosto che uscire a fare una corsa o al posto di stare con gli amici o con la famiglia.
Ma in fondo, ne vale la pena?
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